Sull’Iniziato e il Profano

In un precedente articolo, esattamente un anno fa tra l’altro, ho parlato dell’Autoiniziazione fornendo importanti precisazioni in merito, oggi intendo invece sviluppare ulteriormente questo argomento affrontando il tema dell’iniziazione, spiegando cosa significa essere un Iniziato e cosa significa essere invece un Profano…

Ci sono tante persone che parlano di “iniziazione”, di “riti iniziatici”, di “iniziati e profani”, tuttavia non tutte lo fanno con cognizione di causa, taluni persino a sproposito, e questo genera ancor più confusione nella gente.

Questo del resto non è un argomento facile, dato che si presta a molteplici interpretazioni in base al contesto in cui si trova inserito, cercherò quindi di fare almeno un minimo di chiarezza, se non altro per precisare il mio pensiero in merito.

Per iniziazione si può intendere un “passaggio”, ad esempio dall’adolescenza all’età adulta, che implica l’inizio di un graduale “cambiamento” nella persona, che sarà dato e maturato dalle nuove esperienze che avrà modo di compiere e che magari prima gli erano negate, non essendo pronto.

Per iniziazione si può intendere anche “l’ingresso” in un gruppo che magari ritiene di possedere informazioni particolari che verranno gradualmente rivelate ai propri membri. Questo può generare un cambiamento del proprio punto di vista e un ampliamento dei propri orizzonti e dunque delle proprie possibilità, in termini di azione e realizzazione.

In entrambi i casi con l’iniziazione subentra quindi un cambiamento nella vita di un individuo.

Lo stesso termine “iniziazione” se spezzato “inizi-azione” rivela che implica l’inizio di qualcosa che richiede azione, dunque dinamicità.

Perché ricordati che solo le azioni producono risultati concreti!

Chi pensa che basti “pensare positivo”… che l’importante sia “l’intenzione”… sta dunque fresco!

Tornando al nostro discorso, l’iniziazione è Trasformazione!

La Trasformazione che io intendo è, prima di tutto, interiore.

Se compirai i giusti passi, avverrà dentro di te gradualmente.

Metaforicamente parlando essa è il GREZZO che viene gradualmente raffinato, dando vita ad un individuo migliore e questo miglioramento del suo essere lo si vede subito nei comportamenti.

E con lo stesso metro di valutazione si può anche facilmente riconoscere chi invece è ancora allo stato GREZZO, nonostante magari ciò che crede o afferma di essere…

Tutte le persone che ho conosciuto (di persona) che hanno effettivamente compiuto un Cammino Spirituale – Trasformando così realmente sé stesse – pur avendo ognuna il suo carattere, hanno in comune alcune specifiche caratteristiche, che io stesso ritrovo in me.

Siamo tutte persone tranquille, pacificate dentro, che portano avanti i loro progetti in modo silenzioso, senza fare tanto casino e senza darsi tante arie, che non impongono la propria visione a nessuno e a cui non importa se altri hanno una visione diversa. A ognuno il suo!

Siamo tutte persone che pensano a far bene il proprio invece che giudicare, deridere, attaccare o stigmatizzare l’altrui cammino. E a cui non interessa la competizione, che personalmente trovo infantile e ridicola…

Solo un Cammino Spirituale può Trasformare l’individuo, generandone uno completamente nuovo e migliore sotto molti aspetti, anche in virtù dei propri Talenti.

Ad esempio diventerai più intelligente (intus + legere). La persona intelligente è quella che sa guardare dentro le cose, dentro le persone, dentro i fatti.

Inoltre, giusto per citare un altro esempio, se sei un artista o un creativo migliorerai molto le tue doti, e se non lo sei quasi certamente lo diventerai.

Per Cammino Spirituale intendo un Cammino in cui si interagisce e ci si rapporta con Spiriti… Spiriti Antichi e Potenti!

Personalmente non considero quindi “pratiche spirituali” quelle pratiche introspettive in cui ci si rapporta solo ed unicamente con sé stessi.

Una “pratica spirituale” degna di definirsi tale, secondo me, ha lo scopo di avvicinarti al Mondo degli Spiriti e di portare gli Spiriti da te…

Quindi prima ti prepara ad un contatto… e poi, al momento giusto, lo rende possibile!

Atei e miscredenti non sono nelle condizioni adatte per poter compiere un Cammino Spirituale, è come se si auto-inibissero…

Quindi chi, ad esempio, crede di essere una Divinità… chi afferma che “non vi sia altro Dio all’infuori dell’uomo” si autoesclude da solo, non certo perché lo dico io…

Tra le molte organizzazione presenti nei paesi anglosassoni, ad esempio, l’unica che ha avuto l’onestà di definirsi come “non iniziatica” è la Chiesa di Satana fondata da Anton LaVey, trattandosi di un satanismo ateo e razionalista, dunque di una filosofia di vita e basta.

L’iniziazione è anche un processo progressivo di Rivelazione, di cambiamento di Consapevolezza!

Nelle Cinque Vie che attualmente costituiscono la Via Purpurea, la Tradizione a cui ho dato vita oltre un quarto di secolo or sono, il processo di Rivelazione – e con esso un cambio di Consapevolezza – avviene mettendo in pratica quanto ho scritto nei miei libri.

Quindi solo chi prova – chi VIVE – può accedere al lato nascosto della moneta: agli insegnamenti propriamente ESOTERICI / Misterici.

Viene definito dunque “Profano” chi si trova fuori dal Tempio (Fanum) e che quindi non può ancora accedere ai Misteri che esso custodisce.

Per fare una metafora esemplificativa: finché io non ti invito ad entrare in casa mia per me sei un Profano.

Ma anche varcandone la Soglia, ricordati che la mia casa ha tante stanze… e quindi aver potuto “passare” significa solo che hai “iniziato” compiendo un primo passo certamente significativo, ma ve ne saranno tanti altri da compiere poi… SE e QUANDO verrai ritenuto pronto…

Molte Tradizioni e Organizzazioni hanno un Cammino articolato in 3 Passi… nella Via Purpurea i 3 passi che ho rivelato sono solo in realtà 3 tappe del Primo Passo per Trasformare davvero la persona e creare un vero Iniziato: dunque una Strega o uno Stregone che possa realmente dirsi tale!

Una persona che poi farà grandi cose nella vita…

Scritto da Dragon Rouge © in data 25/11/2018

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Iniziato e il Profano

Sul famiglio della Strega

Quello dei Famigli è un argomento molto complesso quanto spesso frainteso, dato che molti pensano che basti avere un animale domestico per avere un Famiglio.

Non è assolutamente così, le “cronache” provenienti dal passato parlano molto chiaro in proposito.

Il Famiglio è uno spirito che svolge particolari funzioni per la Strega – magiche e divinatorie – può avere una forma animale come no.

Ad esempio in questa xilografia d’epoca il Famiglio di ciascuna Strega appare raffigurato come un Essere Cornuto, dunque – secondo l’interpretazione cristiana – un “diavolo” (significa “piccolo Dio”) o un “demone” (significa “genio sovrumano”).

famiglio della strega blog di Dragon Rouge

Questo induce a pensare che il Famiglio qui rappresentato sia il Magistello, che significa “piccolo Maestro”, date le importanti funzioni che aveva.

Nel mio libro L’antica stregoneria italiana ho spiegato come storicamente venivano utilizzati i Famigli, quali funzioni avevano e come si entrava in possesso di essi.

Il primo Famiglio – il Magistello (per la divinazione) – poteva essere trasmesso solo dal proprio Magister, dopo aver ricevuto il terzo Rito di iniziazione: il Pactum, che consacrava l’Apprendista a Strega in virtù dei Talenti e delle Abilità acquisite nel corso del cammino iniziatico.

I successivi Famigli della Strega – ovvero gli Spiriti familiari serventi (per le pratiche magiche) – potevano essere invece ricevuti solo in due modi:

– come dono da parte del proprio Magister al termine del Sabba, era usanza infatti che Egli dispensasse nuovi insegnamenti, trasmettesse nuovi strumenti di potere o donasse artefatti prima che la Tregenda avesse termine e l’assemblea notturna delle Libere Genti si sciogliesse, dileguandosi silenziosa nella tenebra;

– in dono o in eredità da un’altra Strega, che a sua volta li aveva ricevuti, come descritto, dal proprio Magister.

Nei secoli passati la pratica solitaria era un fatto così raro da essere quasi inesistente.

Poteri e conoscenze venivano trasmessi alla Strega dal Magister, per intercessione della Divinità Patrono, creando in questo modo una sorta di “catena spirituale” indistruttibile nel tempo e potente nello spazio!

Esisteva un sistema iniziatico congregazionale che favoriva quindi l’uso dei Famigli da parte delle Streghe.

Un tempo si lavorava infatti con i Famigli della Congrega e/o della Famiglia di appartenenza in virtù dei propri legami di sangue (nel secondo caso) o dei legami spirituali speciali che si erano creati (nel primo caso), questo garantiva una certa potenza e sicurezza a livello operativo.

Oggi non è più così, salvo che in casi estremamente rari, dunque lavorare con la Magia dei Famigli potrebbe risultare davvero pericoloso per una Strega, in assenza dei legami necessari, dato che questo la renderebbe molto vulnerabile e facile preda di quelli che invece dovrebbero essere solo degli “spiriti serventi”, se saputi gestire…

Nella mia Tradizione tutto funziona ancora come nei tempi antichi, mi è concesso dunque insegnare la Magia dei Famigli solo a chi ho personalmente Iniziato al rango di Strega, come era usanza secoli or sono.

Scritto da Dragon Rouge © in data 08/07/2018

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