Sul Sabba delle Streghe

Scrivo questo articolo perché ho l’impressione ormai che con l’avvento di internet e di un certo tipo di letteratura di matrice anglosassone – in cui spesso si riscontra più un interesse per cause ambientaliste e animaliste o per i diritti civili, che un autentico e sincero desiderio di voler celebrare gli Antichi Dei – si sia completamente smarrito l’autentico significato e scopo del Sabba delle Streghe celebrato nell’ambito della striaria, ovvero la stregoneria antica.

Il Sabba delle Streghe non è mai stato finalizzato a celebrare i cambiamenti stagionali e nemmeno eventi astronomici, come solstizi ed equinozi.

Non va pertanto confuso il momento in cui un Sabba può essere celebrato con quello che è il reale scopo di ogni Sabba.

In base ai luoghi sono stati considerati come momenti propizi per la celebrazione del Sabba alcune notti in particolare piuttosto che tante altre.

Ci sono cronache che indicano come giorno propizio per la celebrazione del Sabba il giovedì notte.

Secondo le cronache, in alcune zone d’Italia il Sabba aveva luogo la notte del giovedì delle quattro Tempora, antiche festività agricole connesse ai cambiamenti stagionali.

Nel trattato “La demonomania de gli stregoni” (1580/1587) Jean Bodin scrisse invece di un sabba tenutosi nella notte del lunedì.

Il dizionario Treccani definisce il Sabba / Sabbat come derivante dal latino sabbătum «sabato», in quanto si riteneva che il sabato notte fosse il momento deputato per la celebrazione del Sabba in determinati luoghi e territori.

Come ho scritto nel mio ultimo libro, L’Antico Dio delle Streghe, nella Stregoneria luciferiana in effetti il Sabba viene celebrato il sabato notte.

Nel Testamento di Aradia, che si trova contenuto nel manoscritto I Canti di Aradia: il Vangelo delle Streghe italiane, il Sabba delle Streghe o Tregenda viene indicato che ha luogo “una volta al mese, quando la luna è piena…”

Il testo originale del Testamento di Aradia si trova riportato invece per intero nel libro: Il Sentiero delle Streghe pubblicato a marzo 2022 da Aradia Edizioni.

Il significato di Tregenda riportato dal dizionario è il seguente: “Quantità di fiammelle (Fuochi Fatui) che talvolta d’estate si vedono intorno ai cimiteri, che il volgo immagina essere le anime dei trapassati. Assemblea notturna delle streghe”.

Le fiammelle a cui allude, che vengono paragonate ai Fuochi Fatui, sono le famose fiamme azzurrognole che vengono menzionate nelle cronache scritte secoli or sono.

Ne ho parlato anche nel mio libro: L’antica stregoneria italiana, che considero l’opera più completa e ricca di dettagli reali sulla stregoneria antica, in cui ho fornito anche un’accurata descrizione di come si svolgeva il Sabba delle Streghe secoli or sono.

Consultando vari dizionari, solitamente il Sabba viene definito come una “riunione di donne che, avendo statuito un patto con il demonio per averne particolari favori e poteri, verrebbero di notte trasportate per aria in luoghi determinati (celebre il noce di Benevento) per compiere riti orgiastici e unirsi in carnali congiungimenti”.

Questa descrizione certamente rispecchia una visione cristiana del Sabba, che identifica come “demonio” qualunque altra Divinità che non sia la loro.

Le Antiche Divinità delle Streghe italiche in realtà non sono molte: l’Essere Cornuto (vedi il libro L’Antico Dio delle Streghe), la Signora del Gioco (vedi il Grimorio di Aradia), Domina Nocturnae (vedi il Grimorio di Striaria) e pochi altri nomi…

Il rituale del Sabba delle Streghe che ho descritto nei miei libri oggi come un tempo ha le medesime finalità:

1) Rendere Omaggio alla propria Divinità Patrono, al fine di propiziarsene i Favori.

2) Esso è inoltre un importante momento per tessere il Legamentum e rinnovare i propri Poteri.

La definizione che ne dà il vocabolario è quindi, sotto questo punto di vista, concettualmente corretta: “per averne particolari favori e poteri”.

La versione da me descritta nei miei libri è un riadattamento per la pratica individuale o al massimo di coppia, senza la presenza del Magister, tuttavia perfettamente in linea con il Sabba delle Streghe celebrato nei tempi antichi.

La versione esoterica del Sabba invece, quella interna da me officiata e non divulgabile in modo scritto, offre anche tre ulteriori possibilità:

3) Assumere il Potere della propria Divinità Patrono, affinché scorra in te e ti rigeneri nella Sua Forza!

4) Poter incontrare la propria Divinità Patrono, qualora decida di incarnarsi per officiare Essa stessa il rituale.

5) Ricevere i Doni del Sabba, erano i famosi “doni del “diavolo” secondo gli inquisitori.

Questo è ciò che avveniva anticamente durante il Sabba celebrato dalle Streghe, l’Assemblea Notturna delle Libere Genti.

Come vedi non si tratta di celebrare stagioni, solstizi, equinozi, fare biscotti e tisane, addobbare altari con pigne, castagne, fiori e altre cianfrusaglie, come molti moderni amano fare…

La Stregoneria viene chiamata “il Gioco”, ma è tutt’altro che un gioco…

Apprenderla è l’ambizione di molti…

Ma poterla davvero conoscere e vivere è sempre stato un privilegio destinato a pochi…

Scritto da Dragon Rouge © in data 09/02/2021

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