Sulla Signora del Gioco

La stregoneria è conosciuta anche come il “Gioco di Diana” o più semplicemente il “Gioco”.

La Signora del Gioco o Domina Ludi, nota anche dome Donna del Gioco o Dòna del zöc in dialetto camuno, è Colei che guida il “Gioco”.

Nel folklore italiano la Signora del Gioco veniva descritta come un fantasma, ovvero uno spirito, che si manifestava nelle sembianze di una bellissima ragazza dai lunghi capelli che appariva nei boschi o nei luoghi più isolati ed impervi e che aveva il potere di ammaliare i viandanti con il suo sguardo, ciò che gli antichi chiamavano “fascino”.

La Signora del Gioco per eccellenza è Diana, tuttavia a seconda dei luoghi essa viene associata anche ad altre antiche Dee o entità, come la misteriosa Erodiade, connesse al mondo della stregoneria.

Le descrizioni di queste apparizioni, narrate nel folklore, in antiche leggende e citate nei processi alle streghe, ricordano tra l’altro quanto ho descritto nel capitolo “Stregoneria e vampirismo” presente nel libro: Il Culto di Lilith – probabilmente perché si tratta della medesima manifestazione – a riprova dello stretto collegamento che esiste tra la stregoneria e il Culto della Vergine Oscura, come già ipotizzato sul finire del 1800 dal folklorista, nonché Iniziato ai segreti della Vecchia Religione, Charles Godfrey Leland.

Nel linguaggio segreto delle Streghe il termine “Gioco” ha una certa importanza e molteplici significati, che variano in base ai contesti in cui esso viene menzionato.

Vedi anche il capitolo “Il linguaggio di Striaria” che si trova contenuto nel Grimorio di Striaria oppure nel libro Striaria: il culto delle streghe

Il “Gioco” è il Sabba delle Streghe, noto anche come “zogo del barilotto” o “gran sollazzo” o “striazzo“, dato che molti sono i suoi nomi e ancor più diventano tenendo conto delle espressioni dialettali tipiche di ogni zona d’Italia.

Tuttavia il “Gioco” può indicare anche un Rituale stregonesco.

Nell’antica stregoneria italiana o “striaria” – il termine “stregheria” storicamente è quasi inesistente, viene usato più che altro dall’abate Girolamo Tartarotti nell’opera “Del congresso notturno delle Lammie libri tre” (1749) – “Signora del Gioco” poteva anche essere l’appellativo utilizzato per indicare la Magistra di una Congrega di Streghe.

Oppure in talune situazioni può anche essere colei che officia il rituale nell’ambito di un piccolo cerchio o, più semplicemente, di una coppia.

Poiché, come abbiamo già precedentemente detto, la Signora del Gioco è Colei che guida il “Gioco”, che lo dirige, che insegna come parteciparvi e che ne detta le Regole.

Le “Regole del Gioco”…

Le Regole della Stregoneria!

Scritto da Dragon Rouge © in data 25/01/2020

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